Oggi vorrei recensire un giovane gruppo formato da sole ragazze: l'Erin Mellon Trio, esibitosi nella serata di ieri, 17 settembre 2016, presso la Locanda Blues, a Roma. La premessa fondamentale è che, nonostante non sia del tutto a secco in fatto di conoscenze musicali, esse non sono certo paragonabili a quelle di quanti lo fanno per professione (o, ancor meglio, per passione).
L'Erin Mellon Trio, un gruppo di genere folk nato nel 2013, è composto da tre ragazze romane: Alessandra Illuminati, Elisabetta D'Aiuto e Federica Mazzagatti. Il loro repertorio consiste non solo in cover di brani famosi ma anche in inediti originali, raccolti in un EP pubblicato lo scorso anno. A livello nazionale è degna di nota la loro esibizione sul palco di Italia's Got Talent durante l'edizione 2016.
Senza nulla togliere alle altre componenti, è proprio da Federica che vorrei iniziare, per un motivo fondamentale: ci conosciamo dai tempi del liceo, dal 2003, e siamo stati compagni di banco fissi per due anni. Mettendo da parte l'inevitabile componente affettiva di un'amicizia longeva, preferirei soffermarmi brevemente sugli aspetti puramente musicali e sulla sua evoluzione nel corso degli anni. Mentre l'ascoltavo, in particolare durante la sua interpretazione di "Impressioni di settembre" della PFM, mi sono ricordato di quando, da adolescenti pieni di sogni (ed era chiaro quale fosse il suo), ella si stupiva dell'estensione vocale di Chester Bennington, frontman dei Linkin Park. Ecco, oggi sono io a stupirmi della sua: trovo abbia uno spettro vocale non solo molto ampio, ma anche molto variegato al suo interno; una voce non solo sensuale, ammaliante, ma anche aggressiva, graffiante (in questo mi ha rammentato il suo periodo nei Killin' Katz, un gruppo di cui era precedentemente membro). Una voce poliedrica, senz'altro mai banale né apatica, in grado di comunicare le sue emozioni profonde così come quelle del pezzo (e quando queste corrispondono, GRANDE GIOVE!).
Ma tornando all'Erin Mellon Trio nella sua totalità, l'impressione che trapela vedendole e ascoltandole è che siano tre persone diverse: per personalità, per background musicale e per capacità vocali. Riferendomi nello specifico alla serata di ieri, accanto alla PFM cantata da Federica con l'accompagnamento delle sue amiche e colleghe troviamo "Jóga" di Björk, cantata da Alessandra in maniera sensibilmente più armoniosa dell'originale, e "Mad World" dei Tears for Fears, interpretata da Elisabetta in una versione più affine alla cover di Jules e Andrews sebbene con un ritmo più rapido e, in definitiva, coinvolgente. Le tre ragazze appaiono come organi diversi, ciascuno con le proprie funzionalità, che però riescono a dar vita e vigore a un unico, armonico organismo: l'Erin Mellon Trio, appunto. C'è fiducia, complicità, è come se fossero delle personalità diverse che convivono all'interno di un medesimo individuo, sebbene nessuna con l'intento di prevaricare le altre. Sono inoltre in grado di comunicare emozioni tra le più disparate utilizzando solo due strumenti: voce e chitarra. Parlando dei loro brani originali, la mia opinione è che, eccezion fatta per Yesterday, sia forse predominante la malinconia (e non è una critica negativa, figuriamoci, io ci sguazzo nello spleen), che riescono a comunicare in maniera decisamente originale, non adagiandosi su uno stereotipato blues. A questa potenza emotiva e capacità musicale a 360° riescono ad abbinare efficacemente una presenza scenica composta e umile.
Alessandra, Elisabetta, Federica: Erin Mellon Trio. Le trovate su Facebook, SoundCloud, Twitter e YouTube.


